LE STANZE DI RAFFAELLO
Verso il 1508 Giulio II affidò a Raffaello, allora venticinquenne, la decorazione pittorica delle cosiddette Stanze, che fanno parte del palazzo di Niccolò V. Vari pittori quattrocenteschi (tra ì quali Piero della Francesca) vi avevano lavorato, ed altri (fra cui il Perugino, il Sodoma, il Peruzzi e il Lotto) vi dipingevano tuttora. Le opere loro furono distrutte per ordine del papa, salvo poche eccezioni.
STANZA DELL’INCENDIO DI BORGO (1514-1517)
È l’ultima che porti il nome di Raffaello. Nell’esecuzione vi è poco di suo, poiché in quegli anni, sopraffatto dal lavoro, egli si contentava di fornire i disegni o i cartoni agli allievi (specialmente al Penni ed a Giulio Romano), per la esecuzione a fresco.
Il programma della decorazione è la esaltazione del papato, in due grandi e santi pontefici di nome Leone, il III e il IV, ambedue romani, morti rispettivamente nell’816 e nell’855.L’Incendio di Borgo (tav. XXIII) (sulla parete di fronte alla finestra principale) illustra un episodio del « Liber pontificalis » : Leone IV, con un segno di croce, avrebbe spento un violento incendio sviluppatosi in Borgo Santo Spirito. In fondo si vede la facciata dell’antica basilica di San Pietro (la cui demolizione fu incominciata per ordine di Giulio II), e parte del palazzo Vaticano. Questo dipinto è il solo della stanza dove, alcuni particolari, si potrebbe ravvisare il pennello dell’urbinate. Bellissimi e molto imitati sono il gruppo arieggiarne quello di Enea ed Anchisee, a destra, la famosa portatrice d’acqua.
La Battaglia di Ostia, o vittoria navale di Leone IV contro i Saraceni presso Ostia (a sinistra dell’affresco precedente), è pittura fumosa, ma non senza qualità, in cui si riconosce la mano di Giulio Romano. In trono Leone IV, sotto le sembianze di Leone X; accanto a lui il cardinale de’ Medici e il Bibbiena. L’episodio allude alla, repressione della pirateria saracena sulle coste laziali, energicamente condotta dal papa mediceo. Nello sfondo la Rocca di Ostia.La Giustificazione di Leone III (lunetta sopra la finestra principale) ebbe luogo il 23 dicembre 800, quando questo pontefice, nella basilica di San Pietro, si giustificò spontaneamente da false accuse; « Appartiene a Dio, non agli uomini giudicare i vescovi », dice la iscrizione. Pittura assai mediocre.
L’Incoronazione di Carlo Magno è alla destra dell’Iticen- dio. Raffaello, dando al papa Leone III i tratti di Leone X e all’imperatore quelli di Francesco I, valle alludere al concordato dei 1515 tra la Chiesa e Francia. Esecuzione della scuola del Sanzio e specialmente, pare, di Raffacllino del Colle.
Le pitture della volta (Glorificazione delia Ssma Trinità) sono del Perugino; Raffaello le rispettò, dicono, in omaggio al suo vecchio maestro.
Il Bed and Breakfast roma centro The Center of Rome dista pochi minuti a piedi dalle Stanze di Raffaello dei Musei Vaticani.